Premio La Stecca Città di Como

Il “PREMIO STECCA CITTÀ DI COMO”

Il ” Premio Stecca Città di Como” venne istituito nel 1980 su iniziativa della Classe 1930, ed è stato in seguito donato a “La Stecca” che ne cura attualmente la gestione. Viene assegnato, ogni anno, su proposta delle classi, a persone o enti che “…hanno compiuto nella città di Como e provincia opere degne di solidarietà umana, al di fuori di ogni e qualsiasi confessione religiosa o politica, razza o nazionalità”.

La Classe 1973, che ha fatto il proprio ingresso nella Stecca nel 2023

ha assegnato

il Premio Stecca Città di Como 2023 alla ASSOCIAZIONE TELEFONO DONNA COMO


con la seguente motivazione

  • Per l’ impegno costante e trentennale nel supportare donne vittime di violenza, divenendo un punto di riferimento essenziale nel territorio comasco
  • Per aver intrapreso iniziative significative come la Casa Rifugio e i Gruppi di auto-mutuo aiuto, fornendo  non solo un rifugio fisico ma anche un sostegno emotivo fondamentale alle donne in situazioni difficili.
  • Per l’impegno nella Promozione del Cambiamento Culturale distinguendosi  nella promozione attiva di campagne di sensibilizzazione e cambiamento culturale, con importanti  iniziative educative, come il coinvolgimento degli studenti in incontri formativi nelle scuole.
  • Per aver saputo creare  un ambiente sicuro e di riflessione per le donne maltrattate, promuovendo un processo di cambiamento interiore e fornendo supporto per riconoscere i propri valori e rielaborare esperienze traumatiche.
  • Per essere un faro di speranza e cambiamento, meritando riconoscimento e sostegno per la  straordinaria dedizione  nel contrastare la violenza di genere e nel promuovere la dignità delle donne.
  • Perché la violenza sulle donne che voi contrastate  è una violenza che ferisce  tutti noi  ed oggi, insieme a voi ,vorremmo provare a cancellarla

Grazie a voi  dal profondo del cuore, da tutta l’Associazione La Stecca

 

 

I Premi Stecca, dal primo a oggi

Anno 1980 – il giornalista Gianni de Simoni “…
per aver promosso, realizzato e condotto a felicissimo esito l’iniziativa destinata a dotare l’ospedale cittadino di una importante apparecchiatura d’avanguardia di grande utilità, suscitando un’encomiabile gara di solidarietà in tutta la cittadinanza”.
Anno 1981 – fratel Luigi Brenna dei Padri Somaschi
che in evangelica umiltà e povertà, dedica la propria vita per additare ai giovani la nobile via dell’onesto lavoro;
Anno 1982 – Nedda Grassi Mieli,
“mamma” della Casa di Gino che dal dolore trasse forza d’amore trasfusa in dedizione silente a sollievo d’umane sventure paga d’un solo ingenuo, grato sorriso;
Anno 1983 – Felice Baratelli,
promotore della Stecca, iniziativa animatrice negli anni di valori di amicizia e solidarietà umana;
Anno 1984 – don Augusto Peduzzi,
che in evangelica modestia serve la promozione umana di persone in difficoltà, testimoniando il valore irripetibile di ogni persona;
Anno 1985 – l’Università della terza età “A. Volta” di Como,
per la intensa e stimolante azione svolta per la valorizzazione dell’esperienza e della dignità di chi ha lasciato il lavoro attivo, favorendo l’impegno intellettuale e civile;
Anno 1986 – i coniugi Bottini,
che dal focolare domestico con immane sacrificio e coraggio trassero forza d’amore che allevia sofferenze, dona speranze, rifonde fiducia e rigenera vita;
Anno 1987 – don Aldo Fortunato,
in considerazione dell’iniziativa che Egli, con encomiabile, persistente impegno personale ha profuso per avviare a concreta soluzione il grosso problema, gravante anche sulla nostra Città, del recupero sociale di tanti giovani, attratti e deviati dalla droga;
Anno 1988 – la “Lega Italiana per la lotta contro i tumori” di Como.
“Prevenire per salvare” è il motto adottato dalla classe che trova nell’Istituto la piena realizzazione per l’ausilio che l’Istituto stesso porta alla ricerca scientifica per la cura e lo studio dei tumori che costituisce la prima azione per vincere il male.
Anno 1989 – Pia Pullici De Nicolais,
per avere testimoniato in un torrente d’iniziative la gioia di vivere la vita dedicandola interamente agli altri;
Anno 1990 – Anna Vaghi e Yvonne Nikolassi,
madri a braccia e cuori tesi oltre la maternità;
Anno 1991 – Marisa Cavadini,
una vita lasciata ed una creata per recare sollievo alle afflizioni della infermità, fede al baratro delle disperazione, calore al gelo della solitudine;
Anno 1992 – Luisella Anzani,
“la strada della felicità non parte da te ma dagli altri”; quando accogli con gioia chi era emarginato, quando prendi su di te parte del suo dolore, quando consegni alla sua persona e a quelle dei suoi cari la chiave della tua amicizia, allora la vita si fa dono;
Anno 1993 – Piercarlo Scotti,
dalla visitazione della sofferenza ha tratto una torcia d’ardore per mantenere nella luce quanti verrebbero ghermiti dal buio dell’oblio;
Anno 1994 – Dino Davide Bianchi,
da sessant’anni la città degli affetti lo incontra alla soglia del Cimitero Monumentale in questua per la pietà verso i defunti, da sessant’anni la città dei negletti lo riconosce consolatore in evangelica accoglienza tra le mura dell’Ozanam ed alle mense della San Vincenzo;
Anno 1995 – Carla Bignami,
prodiga del bene più prezioso “il tempo”, instancabile ed entusiasta animatrice in soccorso dei più deboli e dei più indifesi;
Anno 1996 – suor Giulia Zappa della Congregazione del Preziosissimo Sangue,
che da 45 anni vive la sua donazione a Dio dedicando se stessa con spirituale abnegazione, agli ospiti della nostra Ca’ d’Industria, fulgido esempio di umana solidarietà;
Anno 1997 – Luisella Brenna Montalbini e Gianna Scarponi,
protese dalla infermità alla oblazione per le creature ghermite due vite da sclerosi multipla;
Anno 1998 – Santina Sepi,
fattasi apostolo dello spirito vincenziano, onora il giorno del Signore in silenziosa ed amorevole umiltà accudendo ai pasti per quanti in Como versano nel bisogno;
Anno 1999 – la Casa femminile Vincenziana della Speranza,
“ponte sul baratro della emarginazione femminile, approdo della sofferenza illuminato da un sorriso”;
Anno 2000 – Innocente Figini,
a mani tese dalla nostra città al cuore dell’India ogni anno con una pattuglia di amici di Padre Augusto Colombo rende la vista ai paria;
Anno 2001 – Olivia Molteni Piro,
silenziosa solare presenza dell’amore per l’infanzia abbandonata, emarginata, offesa nei continenti della sofferenza;
Anno 2002 – i coniugi Zanchini,
in evangelica staffetta con mamma Rina e papà Fulvio, Maria Pia Bottini e il marito Roberto Zanchini donano la loro fresca età alla “Casa Famiglia” di via Zezio sorgente di speranza e fiducia per la sofferenza giovanile;
Anno 2003 – Bruna Cantoni,
ispiratrice e guida del “Grande Cuore di Como” da oltre mezzo secolo approdo e ristoro delle onde incessanti dell’indigenza e del disagio;
Anno 2004 – Antonio e Luigi Palma,
Associazione di Volontari, dona a chi è solo, disperato, inerme preda della sofferenza il respiro della parola scambiata; a chi è trascinato e umiliato dall’atrocità del male un compagno di strada; ai giorni e alle notti di chi giace dinnanzi al calice del dolore, l’estrema dignità umana;
Anno 2005 – Ass. A.MA.RE
nel decennale della loro diuturna opera, fraterni soccorritori di quanti, dal bambino all’anziano, soffrono nello spasmo del respiro vitale;
Anno 2006 – Francesco Foti,
da vent’anni, volontariamente, animatore e organizzatore del soccorso dal cielo sul ciglio delle emergenze da Como allo Sri Lanka.
Anno 2007 – Centro Orientamento Femminile
(C.O.F.) nata dalla fede in Cristo Salvatore e dal dono di cuore e di sapienza di Adele Bonolis per restaurare, di casa in casa, l’Amore tra i reietti della società.
Anno 2008 – Marco Mazzone
dal millenovecentonovantacinque animatore, guida e compagno dei volontari del “Banco di Solidarietà “di Como, quotidianamente impegnati nella sensibilizzazione di commercianti, parrocchiani, docenti, condòmini al dovere di donare alimenti di prima necessità a quattrocento “ultimi” comaschi, e, insieme, votati alla quotidiana tessitura del “filo rosso” della solidarietà tra persone tutte di pari dignità e diritti.
Anno 2009 – Michela Cancelliere
“Una donna che non si è arresa mai” grazie alla volontà e al coraggio di convivere con l’imperscrutabile mistero del “morbo di Parkinson” ha trasfigurato la sofferenza nel progetto esistenziale “PARKDANCE” facendone dono festoso al divorzio tra mente e muscoli.
Anno 2010 – Centro di Riferimento Oncologico”Tullio Cairoli”
Organizzazione Non Lucrativa di Utilità Sociale, grazie alla dedizione dei suoi volontari, tanto operosa quanto silente, da ventiquattro anni raccoglie fondi e li dona
– per la dotazione tecnologica della Sezione di Degenza del Day Ospital
di Oncologia dell’Ospedale S. Anna di Como
– per la gestione informatizzata delle sue unità operative
– per l’approfondimento delle cure di terapia del dolore infinitamente preziose, nel segno della comunione nella sofferenza.
Anno 2011 – Associazione Telefono Donna
Per la ventennale opera di aiuto e assistenza morale e materiale a favore delle donne vittime di maltrattamenti e violenze sia in ambito familiare come sociale svolgendo questa attività contando esclusivamente sull’impegno di volontarie e in forma completamente gratuita.
Anno 2012 – Associazione Airett
Per sostenere la ricerca scientifica in una patologia pediatrica così misteriosa e drammatica. Per essere vicini ai genitori di queste bambine nelle quotidiane difficili prove che devono sostenere nelle lotta a questa malattia. Per contribuire concretamente al progetto di Campus Estivo, alla sua valenza nazionale e alla sua grande importanza per la serenità di queste bambine. Perché i vostri dolcissimi occhi, care bimbe, possano vedere intorno a voi e per voi, aprirsi un mondo migliore
Anno 2013 – Associazione D.C.A. molo
Il disagio psichico, il disturbo mentale sono innanzitutto causa di grave sofferenza per la persona. A questo aspetto si aggiungono sempre la difficile comprensione dell’ambiente circostante e l’impossibilità di attuare terapie con i tradizionali meccanismi d’azione e i rapidi tempi di efficacia. Ciò condiziona frequentemente un perniciosa emarginazione della persona. “Diciamolo” allora con forza che questo disagio invece si può capire, aiutare, amare, guarire. L’Associazione “la Stecca” è fiera di dirlo con voi.
Anno 2014 – Down Verso e Lila
La classe 1964 ha deciso di dedicare i suoi primi impegni di solidarietà contribuendo a combattere l’Emarginazione in cui una società distratta e egoista, confina le persone portatrici di malattie e disabilità psico-fisiche; miope e incapace di riconoscere nell’integrazione senza se e senza ma un ingrediente indispensabile per la costruzione della civiltà.
Anno 2015 – Inframente e Centro di Aiuto alla Vita
Sostenere la vita quando è più difficile nascere, quando è più difficile crescere, quando è più difficile vivere, quando non sei più capace di apprezzare quando è importante vivere perché disprezzo e discriminazione sembrano i protagonisti di successo della vita, quando non meriteresti un dono così prezioso perché disprezzi e minacci la vita degli altri; è una missione di fondamentale importanza e di grande valore.

                     Anno 2016   Associazione TAM TAM
                    Anno 2017    Il Sorriso Soc Coop Cernobbio
                     Anno 2018  AssociazioneNOI SEMPRE DONNE 
     Anno 2019     Associazione A.L.I.Ce

Anno 2020 Fondazione Scalabrini

Anno 2021 Coop. Sociolario

Anno 2022 La casa dei Tigli Brunate